Il caffè espresso: una guida completa

Immergiti nel mondo dell'espresso e scopri come riconoscere un caffè di qualità.

Cos’è l’espresso

L’espresso è molto più di un semplice caffè: è un metodo di estrazione che trasforma il caffè in una vera e propria esperienza sensoriale. Questo metodo prevede il passaggio di acqua a 9 bar di pressione attraverso 7-9 grammi di caffè finemente macinato in un tempo che varia dai 20 ai 30 secondi. Il risultato? Una tazzina di circa 25 ml, densa e aromatica, coronata da una crema color nocciola. È importante notare che l’espresso non deve essere confuso con altre preparazioni di caffè, come il caffè fatto con la moka o il french press. Ogni metodo ha le sue peculiarità, ma l’espresso rappresenta un gesto culturale unico, che racchiude l’essenza del caffè in pochi secondi.

La storia dell’espresso

La storia dell’espresso è un viaggio affascinante che affonda le radici alla fine dell’Ottocento. In quel periodo, le macchine per il caffè erano lente e poco pratiche. La prima innovazione arriva da Angelo Moriondo, che nel 1884 brevettò una macchina a vapore per un’infusione rapida. Tuttavia, è grazie a Luigi Bezzera, nel 1901, che si inizia a parlare di caffè “espresso”, preparato su richiesta. La vera svolta arriva nel 1947 con Achille Gaggia, che introduce la leva a molla, incrementando la pressione e dando vita alla crema caratteristica dell’espresso. Negli anni ’50 e ’60, il bar italiano diventa simbolo di convivialità, con marchi come Faema e Rancilio che esportano il concetto di espresso nel mondo.

Le materie prime per un ottimo espresso

La qualità di un espresso dipende in gran parte dal caffè utilizzato. Le varietà botaniche più comuni sono Arabica e Robusta, ognuna con caratteristiche uniche. L’Arabica conferisce eleganza e complessità, mentre la Robusta offre un corpo più pieno e una nota di amaro. Le origini del caffè, come l’Etiopia o il Brasile, influenzano profondamente il sapore finale. Inoltre, la tostatura è un fattore cruciale: chiara per aromi fruttati, media per equilibrio e dolcezza, e scura per un corpo robusto. Un’adeguata tostatura media o medio-scura è spesso la scelta migliore per esaltare il profilo aromatico dell’espresso.

I parametri ideali per un espresso perfetto

Per ottenere un espresso di alta qualità, è fondamentale rispettare alcuni parametri chiave. La dose ideale è di 7-9 grammi per un espresso singolo e 14-18 grammi per uno doppio. L’acqua in uscita dovrebbe essere di circa 25 ml per il singolo e 40-50 ml per il doppio. Il tempo di estrazione deve oscillare tra i 25 e i 30 secondi, con una pressione costante di 9 bar e una temperatura compresa tra i 90 e i 96 °C. È essenziale macinare il caffè fresco, distribuire la polvere uniformemente nel portafiltro e pressare con decisione. Un buon espresso deve presentare una crema compatta, un aroma intenso ed un corpo setoso. Un’estrazione troppo veloce indica una macinatura grossa o una pressione bassa, mentre una estrazione difficile può suggerire una macinatura troppo fine.

Espresso: caffè macinato vs. capsule

Negli ultimi anni, le capsule hanno conquistato popolarità, promettendo un espresso “perfetto” con un semplice gesto. Tuttavia, molti intenditori, compreso chi scrive, non considerano il caffè da capsula all’altezza. Le capsule contengono caffè pre-macinato e spesso tostato scuro, il che compromette la freschezza e l’aroma. Inoltre, molte macchine a capsule non raggiungono le temperature e pressioni ideali, risultando in una bevanda che può assomigliare a un espresso, ma non ne ha le caratteristiche fondamentali. Al contrario, un espresso preparato con caffè macinato fresco offre un’esperienza molto più ricca e autentica. Il rituale di preparazione, il profumo e il suono della macina contribuiscono a rendere l’espresso un momento unico.

Come riconoscere un buon bar per l’espresso

Quando si cerca un buon bar per gustare un espresso, ci sono alcuni segnali da tenere d’occhio. Innanzitutto, annusa l’aria: un profumo di caffè fresco è sempre un buon segno, mentre odori di bruciato o stantio indicano una scarsa qualità. Controlla la pulizia della macchina e del banco: una macchina lucida senza incrostazioni è fondamentale. Se il bar utilizza un macinacaffè “on demand”, è un ottimo indicativo di qualità. Infine, quando ricevi la tazzina, osserva la crema: deve essere nocciola, fine e compatta. Un buon espresso deve avere un aroma complesso e un corpo vellutato, con un retrogusto pulito. Un bar che presta attenzione a questi dettagli è sicuramente un luogo dove tornare.

Scritto da AiAdhubMedia

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