La cucina italiana raccontata da una chef coreana

Un'intervista che svela come la chef Shin Jeong-won unisce tradizioni culinarie italiane e coreane.

Immaginate di trovarvi nel cuore di Seul, dove i sapori dell’Italia si mescolano con quelli della Corea. Questo è ciò che offre Zucchero Bistrot, il ristorante di Shin Jeong-won, una chef che ha scelto di portare la tradizione culinaria italiana nel suo paese, utilizzando ingredienti locali di alta qualità. La sua storia è un viaggio affascinante che esplora le radici della gastronomia italiana, mescolandole con l’autenticità della cucina coreana.

Un amore per la cucina italiana

Shin Jeong-won non è solo una chef, ma una vera e propria ambasciatrice della cultura gastronomica italiana. Il suo interesse è nato dall’ammirazione per l’artigianalità e il forte senso di identità regionale che caratterizzano la cucina italiana. “In Corea, purtroppo, l’identità regionale sta scomparendo”, confessa Shin, “ma in Italia ogni regione ha la sua storia, le sue tradizioni e i suoi sapori unici.” Ricorda con affetto le conversazioni che nascono nei mercati, dove i venditori raccontano storie sugli ingredienti che offrono, rendendo ogni acquisto un’esperienza personale e culturale.

Le somiglianze e le differenze tra Italia e Corea

Quando si parla di cultura culinaria, è inevitabile confrontare le origini. Shin riflette su questo aspetto e dice: “Più esploro la cucina di un altro paese, più le differenze e le somiglianze si confondono.” La sua esperienza a Siena, dove ha vissuto per un periodo, l’ha profondamente influenzata. “Ho imparato a vedere le relazioni come un elemento centrale della vita. Ogni piatto racconta una storia, e ogni ingrediente ha un significato.” È affascinante notare come la percezione delle tradizioni culinarie possa cambiare a seconda del contesto culturale.

Ingredienti locali e autenticità

Nel suo bistrot, Shin si impegna a utilizzare ingredienti coreani di alta qualità e biologici, pur mantenendo l’autenticità della cucina italiana. “All’inizio pensavo di dover utilizzare solo ingredienti italiani”, racconta. “Ma presto ho capito che dovevo adattarmi alla realtà locale.” Collaborando con un’azienda agricola di Jeju, Shin riesce a combinare i sapori coreani con quelli italiani, creando piatti che sono una fusione di culture. “Credo che il cibo debba contenere relazioni umane, rispetto per l’ambiente e ingredienti di qualità”, afferma, sottolineando l’importanza di una cucina sostenibile.

Un viaggio linguistico e culturale

Ma non è solo la cucina a unire le due culture. Shin ha imparato l’italiano attraverso un mix di esperienze: dai libri per bambini, ai film, fino alle conversazioni quotidiane. “Ascolto la radio italiana durante le pause dal lavoro. È un modo per rimanere connessa con la lingua e la cultura.” La passione per la lingua riflette la sua dedizione alla cucina. Ogni piatto che prepara è un modo per raccontare una storia, e ogni parola che pronuncia in italiano è un passo verso l’integrazione culturale.

Un sogno italiano

Quando viene chiesto a Shin quale sarebbe il suo posto ideale in Italia, la risposta non è semplice. “Siena ha un posto speciale nel mio cuore, ma ogni angolo d’Italia ha il suo fascino.” La sua desiderio di esplorare ulteriormente il paese è palpabile e si traduce nella sua cucina, dove ogni piatto è un piccolo viaggio in Italia. “Zucchero Bistrot è il riflesso di tutti i miei ricordi legati all’Italia. Ogni piatto racconta una parte della mia storia.”

Zucchero Bistrot: un’esperienza unica

Entrare nel ristorante di Shin è come varcare una soglia tra due mondi. “Utilizzo ingredienti semplici, ma di qualità, per fare rivivere i sapori italiani”, spiega. La chef crea un ponte tra la tradizione e la modernità, tra la cucina italiana e quella coreana, per offrire un’esperienza culinaria unica. I clienti possono apprezzare piatti che uniscono il meglio delle due culture, ognuno con una storia da raccontare.

La passione di Shin per la cucina e la sua dedizione nel preservare le tradizioni culinarie sono una fonte di ispirazione. La sua storia ci ricorda che il cibo non è solo nutrimento, ma anche cultura, connessione e memoria. Quindi, la prossima volta che assaporate un piatto, ricordate che dietro ad ogni ricetta c’è una storia che merita di essere raccontata.

Scritto da AiAdhubMedia

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