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La complessità della cucina africana
Quando si parla di cucina africana, spesso si cade nella trappola della semplificazione. Victoire Gouloubi, chef congolese di fama, sottolinea come etichettare l’intera cucina di un continente così vasto e variegato sia riduttivo. La cucina africana non è un concetto univoco, ma una serie di tradizioni culinarie che variano enormemente da paese a paese, da regione a regione, e persino da comunità a comunità.
Con 54 paesi e oltre 3.000 etnie, ogni gruppo porta con sé una ricchezza di tecniche, ingredienti e sapori unici. È fondamentale quindi non ridurre la cucina africana a una sola identità, ma piuttosto celebrarne la diversità e la complessità. Solo così possiamo iniziare a comprendere la vera essenza di ciò che questo continente ha da offrire.
Le origini di Victoire Gouloubi
Nata nella capitale congolese, Brazzaville, Victoire ha trascorso la sua infanzia in una famiglia numerosa, dove la cucina è diventata una forma di espressione. Nonostante le sue aspirazioni iniziali di diventare cantante o ballerina, la sua vita ha preso una piega diversa quando è stata costretta a cimentarsi ai fornelli.
La sua storia è segnata da sfide personali e professionali, ma anche da una profonda connessione con la sua terra e le sue tradizioni. Arrivata in Italia per studiare, ha intrapreso un percorso culinario che l’ha portata a diventare la prima donna africana executive chef nel paese. Il suo viaggio è un esempio di resilienza e passione, un chiaro messaggio su come la cucina possa essere un potente strumento di cambiamento.
Un messaggio di sostenibilità e rispetto
Victoire Gouloubi non parla solo di cibo, ma di un rispetto profondo per la terra e per le tradizioni che la alimentano. Durante la sua esperienza in Congo, ha imparato l’importanza di raccogliere gli ingredienti in modo sostenibile, un valore che oggi è fondamentale in un mondo che deve affrontare sfide ecologiche sempre più complesse.
“Il cibo è un’arma potente”, afferma, e questa affermazione racchiude il suo approccio alla cucina. Ogni ingrediente ha un significato, una storia, e utilizzarlo nel modo giusto può portare a un cambiamento significativo. La cucina africana, per Gouloubi, non è solo nutrimento, ma un modo per celebrare la vita e la cultura.
We Talk UMA: un evento per la valorizzazione delle cucine africane
Il prossimo 10 maggio, Victoire Gouloubi sarà protagonista di We Talk UMA, un evento che si terrà a Milano e che mira a ridurre il divario culturale e commerciale che ancora penalizza le cucine africane in Italia. Nonostante la presenza di quasi due milioni di cittadini di origine africana nel paese, la loro gastronomia rimane spesso invisibile.
“Senza domanda, non può esistere un mercato”, avverte Gouloubi, sottolineando l’importanza di promuovere una maggiore conoscenza delle cucine africane. L’evento rappresenta un’opportunità per scoprire piatti e tradizioni che, fino ad ora, sono stati trascurati.
Ingredienti e pratiche culinarie uniche
La cucina africana è ricca di ingredienti unici e tecniche tradizionali. Ingredienti come il fonio, la manioca e l’okra, considerati oggi superfood, sono parte della dieta quotidiana in molte regioni. Questi ingredienti non sono solo nutrienti, ma anche sostenibili, e la loro valorizzazione è fondamentale per il futuro della gastronomia.
Molte tecniche di conservazione, come la fermentazione e l’affumicatura, sono pratiche ancestrali che rispondono a esigenze ecologiche e di salute, dimostrando come la cucina africana sia intrinsecamente legata alla sostenibilità.
Il futuro della cucina africana in Italia
Nonostante le sfide, Victoire Gouloubi è ottimista riguardo al futuro della cucina africana in Italia. La sua visione è chiara: per poter apprezzare realmente la diversità gastronomica dell’Africa, è necessario smettere di semplificare e iniziare a raccontare le cucine africane al plurale.
“Dire ‘ristorante africano’ è insufficiente. Dobbiamo specificare da dove provengono le ricette”, afferma. Con una rete di importazione adeguata e una maggiore apertura culturale, la cucina africana potrà finalmente ottenere il riconoscimento che merita.
Conclusioni
Victoire Gouloubi ci invita a riflettere su come la cucina sia un veicolo di cultura e identità. La sua storia e il suo impegno per la valorizzazione delle cucine africane rappresentano un passo importante per il riconoscimento della ricchezza gastronomica del continente. Solo attraverso il rispetto e la comprensione delle diversità possiamo iniziare a scoprire e apprezzare la vera essenza della cucina africana.