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Un congresso di chef da tutto il mondo
La terza edizione di Terrae, svoltasi a Gran Canaria, ha visto la partecipazione di oltre 50 chef provenienti da diverse nazioni come Spagna, Portogallo, Italia e Colombia. Questo incontro ha avuto l’obiettivo di celebrare e promuovere le tradizioni gastronomiche delle zone rurali, creando un’importante occasione di confronto sulle sfide e le opportunità di chi opera lontano dalle grandi città. Il rinomato chef Giuseppe Iannotti ha aperto il congresso con una riflessione profonda sulla condizione rurale, sottolineando come questa non debba essere vista come un problema, ma piuttosto come un privilegio e una risorsa.
Il valore della gastronomia rurale
Durante le tre giornate di eventi, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assaporare piatti unici e scoprire l’enorme varietà di ingredienti freschi e locali. Chef come José Gordon, con il suo prestigioso ristorante Bodega El Caopricho, ha presentato un intero menù a base di lomos di rubia gallega, carne pregiata frollata per oltre 100 giorni. Allo stesso modo, Ignacio Echapresto di Venta Moncalvillo ha condiviso le sue creazioni, dimostrando l’importanza di un’adeguata gestione delle risorse locali, come i 3000 mq di orto che circondano il suo ristorante.
Riconoscimenti e premi
Un momento significativo del congresso è stato il conferimento del premio Terrae 2025 a Leonor Espinosa, un riconoscimento che celebra il suo impegno nella valorizzazione della cucina tradizionale e dei prodotti locali. Accanto a lei, sua figlia Laura Hernández Espinosa e Benjamín Lana, presidente di Vocento Gastronomía, hanno evidenziato l’importanza di eventi come Terrae per la crescita e la visibilità della cucina rurale.
Un manifesto per il futuro della gastronomia rurale
All’interno di un documento intitolato Declaración, i partecipanti hanno discusso importanti temi per il futuro della gastronomia rurale. Tra i punti principali, si auspica che la cucina rurale venga riconosciuta come un’espressione culturale da tutelare. Inoltre, è fondamentale promuovere salari adeguati e condizioni lavorative attrattive per incentivare il lavoro nelle zone rurali.
Creare sinergie con le comunità locali
Un altro aspetto cruciale del manifesto è lo sviluppo di un dialogo costante con le comunità locali. Investire tempo ed energia per promuovere la comprensione e il rispetto reciproco è essenziale per garantire che la cucina rurale possa prosperare. La valorizzazione dei talenti e dei produttori locali è un passo fondamentale per sostenere un’economia sana e sostenibile.
Visibilità per ristoranti e produttori
Infine, si è discusso dell’importanza di un bollino Terrae che possa identificare e dare visibilità a quei ristoranti e produttori che si impegnano nella tutela della cucina tradizionale e del patrimonio culturale. Questo segno distintivo potrebbe diventare un simbolo di qualità e impegno per chi sceglie di sostenere le tradizioni culinarie delle aree rurali.