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Dal 2021, gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici sono dotati di un QR code sulle loro etichette energetiche, un piccolo ma potente strumento che porta a un vasto database europeo, conosciuto come EPREL. Questo database offre dati tecnici fondamentali per i consumatori, ma un’indagine condotta da Altroconsumo ha messo in luce un dato sorprendente: solo 1 persona su 10 ha effettivamente scansionato il codice. Ma cosa significa tutto ciò? Scopriamo insieme i dettagli e le implicazioni di questa situazione.
Il QR code e il database EPREL
Il QR code presente sulle etichette energetiche è stato introdotto nel 2021 per facilitare l’accesso a informazioni dettagliate sugli elettrodomestici. Collegandosi all’EPREL, acronimo di European Product Registry for Energy Labelling, i consumatori possono trovare schede tecniche ufficiali contenenti dati vitali come consumi annui e livelli di rumore. Si tratta di una risorsa fondamentale per chi desidera fare acquisti consapevoli. Ma perché, nonostante queste informazioni siano a portata di mano, così pochi ne approfittano?
Un’indagine condotta su oltre 2.500 consumatori in dieci Paesi dell’Unione Europea ha rivelato un utilizzo sorprendentemente basso del database. Realizzata con il supporto del consorzio EPREL Service, l’indagine ha avuto l’obiettivo di analizzare le abitudini d’acquisto e l’interesse per l’efficienza energetica. In generale, i risultati mostrano che i consumatori sono attenti all’efficienza energetica e ai costi, soprattutto per gli apparecchi che influiscono significativamente sulla bolletta. Tuttavia, il database EPREL rimane poco sfruttato, con solo il 12,9% degli intervistati che ha scansionato il QR code. Un dato che fa riflettere, non credi?
Abitudini di ricerca e acquisto dei consumatori
L’indagine ha messo in luce che la maggior parte dei consumatori inizia la ricerca di un prodotto online, prima di recarsi in negozio. In Italia, questa tendenza è ancora più marcata, con i consumatori che utilizzano il web per confrontare prezzi e recensioni. I comparatori di prezzo sono i siti più visitati, seguiti da portali di recensioni e test specializzati. Ma perché il QR code sulle etichette energetiche non riesce ad attirare l’attenzione necessaria?
Molti consumatori notano il codice, ma non lo utilizzano. Questo comportamento evidenzia una mancata opportunità di accesso a informazioni importanti, che potrebbero facilitare il processo decisionale. Inoltre, è emerso che le etichette energetiche non sempre forniscono dati chiari e comprensibili. Spesso, i consumatori faticano a interpretare i vantaggi economici quando i prodotti vengono utilizzati nella vita quotidiana. Ciò contribuisce a un maggiore utilizzo di fonti alternative per la ricerca di informazioni. Insomma, c’è ancora molto da fare per rendere queste informazioni più accessibili!
Il futuro del database EPREL
Il database EPREL non è solo un archivio delle etichette energetiche, ma contiene una vasta gamma di informazioni sui prodotti, tra cui dimensioni, schede tecniche e dettagli del produttore. La sua potenzialità è enorme, ma rimane in gran parte inesplorata dai consumatori. Cosa si può fare per migliorare questa situazione?
L’indagine di Altroconsumo è stata cruciale per identificare quali informazioni il database dovrebbe contenere e come presentarle in modo più efficace. Le indicazioni raccolte serviranno a migliorare il database, con l’obiettivo di renderlo uno strumento indispensabile per scelte d’acquisto consapevoli, sia per nuovi acquisti che per il mercato dell’usato. In conclusione, il QR code sulle etichette energetiche rappresenta una risorsa preziosa, ma ancora poco sfruttata. È fondamentale sensibilizzare i consumatori sulla sua utilità e migliorare la comunicazione riguardo alle informazioni disponibili nel database EPREL. Non è ora di fare un passo avanti e sfruttare al meglio queste risorse?