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Onofrio Pagnotto, un giovane chef di 25 anni originario di Vietri, in provincia di Potenza, sta portando una ventata di novità a Il Cappero, ristorante del Therasia Resort Sea & Spa a Vulcano. Da aprile 2024, il suo arrivo ha segnato l’inizio di una trasformazione radicale del menù, abbandonando la tradizione per approdare a un concetto avanguardistico: la cucina monoproteica. Ma cosa significa veramente questa scelta? Per Pagnotto, non si tratta solo di un trend, ma di un vero e proprio credo che rispecchia il suo impegno verso la sostenibilità e la qualità degli ingredienti.
Un cambiamento radicale nella cucina stellata
Il Cappero, un tempo rinomato per i suoi piatti tradizionali siciliani, ha subito una metamorfosi sotto la guida di Pagnotto. La sua cucina si concentra su una sola fonte proteica per ogni piatto, che può essere carne o pesce, eliminando il superfluo e mettendo in risalto la pura essenza degli ingredienti. “La mia filosofia è dare luce alla qualità della materia prima, che deve essere eccellente e provenire da filiere sostenibili”, afferma con convinzione Pagnotto.
Ma non è solo il menù a essere rinnovato; anche il metodo di selezione degli ingredienti ha subito un cambiamento significativo. Il giovane chef si rifornisce da pescatori locali e utilizza esclusivamente ingredienti vegetali autoprodotti, garantendo così una cucina a basso impatto ambientale. “Non vogliamo sprecare nulla, ogni elemento deve avere un significato nella preparazione dei piatti”, aggiunge, sottolineando l’importanza di un approccio consapevole alla cucina. Hai mai pensato a quanto sia fondamentale il legame tra ciò che mangiamo e il nostro ambiente?
Tra le sue creazioni più celebri spiccano la “Spigola alla Brace” e “Gallina e Uovo”, quest’ultimo un piatto che riesce a unire tradizione e innovazione. “Gallina e Uovo” presenta un bottone di pasta realizzato con solo tuorlo, ripieno di genovese di gallina vecchia, esprimendo la complessità dei sapori attraverso la semplicità degli ingredienti. Non è affascinante come un piatto possa raccontare una storia?
Onofrio Pagnotto e il suo percorso culinario
Originario della Basilicata, Pagnotto ha sempre dimostrato un forte senso di adattamento, qualità essenziale per emergere in un ambiente competitivo come quello della ristorazione. Dopo esperienze formative al Forte Village di Pula e prestigiosi stage al Noma di Copenaghen e all’Azurmendi di Bilbao, ha affinato le sue tecniche culinarie e la sensibilità verso la sostenibilità. Ma chi ha influenzato maggiormente la sua visione?
Il maestro Eneko Atxa è stato fondamentale nel suo percorso, insegnandogli a combinare rigore e creatività in cucina. “In cucina, come nella vita, l’educazione e il rispetto per gli ingredienti sono fondamentali”, commenta Pagnotto. La sua esperienza al fianco di Davide Guidara, con cui ha lavorato in precedenza, ha ulteriormente affinato il suo approccio gastronomico. “Guidara è un uomo che travolge; io invece cerco di contenere e dare forma alle idee. La mia cucina è riflesso di questo equilibrio”, spiega Onofrio, evidenziando la sinergia tra i due chef, ora separati ma sempre in contatto. Ti sei mai chiesto come le esperienze passate possano influenzare il presente di un chef?
Il menù di Onofrio Pagnotto si articola in sette portate, ognuna pensata per esaltare un singolo ingrediente. Durante una recente degustazione, i piatti sono stati accompagnati da una selezione di vini locali scelti per esaltare i sapori delle preparazioni. “Ogni piatto deve raccontare una storia, e il vino deve affiancare questa narrazione”, spiega il sommelier del ristorante. Non è sorprendente come il giusto abbinamento possa trasformare un pasto in un’esperienza memorabile?
La sala de Il Cappero offre una vista mozzafiato sul mare delle Isole Eolie, creando un’atmosfera unica che amplifica l’esperienza gastronomica. Il servizio è curato nei minimi dettagli, con un personale attento a ogni esigenza degli ospiti. “Vogliamo che i nostri clienti si sentano coccolati e parte di un’esperienza esclusiva”, afferma Pagnotto, mettendo in evidenza l’importanza del comfort e della cura. Hai mai provato quella sensazione di essere coccolato durante una cena speciale?
In conclusione, Onofrio Pagnotto rappresenta una nuova generazione di chef che, con passione e dedizione, sta rivoluzionando la cucina stellata siciliana. I suoi piatti non solo soddisfano il palato, ma raccontano anche una storia di sostenibilità e rispetto per il territorio. La sua cucina è un viaggio da vivere, un incontro tra tradizione e innovazione che celebra la bellezza della semplicità. Sei pronto a scoprire questo nuovo mondo gastronomico?