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Situato a circa 25 chilometri a sud di Alba, Bossolasco è conosciuto come il “paese delle rose”. Qui si possono ammirare oltre trecento varietà di questo fiore, e la celebrazione annuale dedicata avrà luogo dal 31 maggio al 2 giugno. Immerso a quasi 800 metri di altitudine nel cuore dell’Alta Langa, questo paesino è un tesoro nascosto, lontano dai flussi turistici di massa, perfetto per chi cerca tranquillità e bellezze naturali.
Un rifugio per l’imprenditrice Arianna Cefis
Arianna Cefis, un’imprenditrice milanese, dopo quarant’anni di esperienza nel settore della moda e della pubblicità in Inghilterra, ha scelto Bossolasco come suo buen retiro. Il fascino di questi colli, ancora poco esplorati, l’ha spinta non solo ad aprire un elegante bed & breakfast in una storica casa ottocentesca, ma anche a recuperare un antico cascinale del XVII secolo, trasformandolo in una destinazione di lusso. La cucina è uno dei punti di forza di questa struttura, che offre piatti unici e ricercati.
Un’esperienza gastronomica di alto livello
Dopo due anni di meticolosi lavori di restauro, sono state create sei suites, ognuna dedicata a diverse varietà di rose. Ogni suite è caratterizzata da un arredamento creativo che riflette un gusto british, arricchendosi di dettagli che si armonizzano con il contesto rurale. La proposta gastronomica è altrettanto affascinante. Inizialmente guidata dallo chef Roberto Di Pinto, ora la cucina è nelle mani di Luca La Peccerella, originario di Benevento, che ha saputo fondere le tradizioni culinarie campane con quelle piemontesi.
I piatti emblematici del ristorante L’Orangerie
Presso il ristorante L’Orangerie, gli ospiti possono gustare il raviolo di Nonna Ida, un piatto che unisce i plin di Langa con un ragù napoletano, reinterpretando la tradizione in chiave innovativa. I visitatori possono aspettarsi un menù ricco di sorprese, lontano dai classici piatti piemontesi, come il vitello tonnato.
Contaminazioni culinarie tra Campania e Piemonte
Ogni piatto racconta una storia di contaminazione, come una spedizione in motorino tra i vicoli di Napoli. Tra le proposte, la pizzetta fritta, un simbolo della cucina partenopea, si sposa con il vitello tonnato mentre l’anguilla si accompagna a foie gras, daikon, lamponi e zucchine trombetta, il tutto insaporito da un delicato dashi alla piemontese. Ogni piatto è una scoperta, un viaggio nei sapori che celebra la freschezza degli ingredienti.
La filosofia della sostenibilità in cucina
La Peccerella pone un forte accento sulla sostenibilità, utilizzando verdure coltivate nel proprio orto, concimato con compost ricavato dagli scarti organici. Questa attenzione per l’ambiente si riflette nella sua cucina, dove ogni ingrediente è scelto con cura e rispetto. L’esperienza gastronomica è completata da piatti come ‘Nuda & Cruda’, che presenta l’anatra dei Fratelli Miroglio con carote e spinaci freschi.
Un dolce finale che celebra il Mediterraneo
Per chiudere il pasto in bellezza, il dessert Giardino dei limoni porta in tavola i sapori del Mediterraneo, con un’armonia di cioccolato bianco, limoncello e liquirizia. Alle Due Matote, che in dialetto significa “le due bambine”, il limone è una presenza costante, testimoniando l’amore per la tradizione e la qualità degli ingredienti.
Un viaggio che continua
Bossolasco non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Con le sue rose, la sua cucina gourmet e il calore dei suoi abitanti, promette di rimanere nel cuore di chiunque decida di esplorarne le meraviglie. E chissà, magari un giorno anche tu potresti trovarti a passeggiare tra questi colli, assaporando ogni istante di questo viaggio indimenticabile.